Pubblicato il: 9 luglio 2013
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“Di fronte a lui sull’autobus ho avvertito una stretta al cuore. Mi sono sentito come Ciccio Tumeo che, volendo votare no al plebiscito, ha visto quel no diventare sì”. Arriva a citare Il Gattopardo, Pietrangelo Buttafuoco, per descrivere Fini. Cinque minuti di dissertazione letteraria e storica per un epilogo di poche parole su una delle figure più note e nel contempo più discusse di un ventennio di destra italiana.
Un’immagine quasi epica quella che ci propone Buttafuoco, degna di un film di Sergio Leone con la resa dei conti finale tra il Biondo (Clint Eastwood) e Ramon (Gian Maria Volonté). Qui però non ci sono pistole che fumano, né siamo sulla piazza di El Paso bensì nel cuore della Capitale.
Sul corridoio di un autobus l’ex delfino di Almirante fissa la persone che gli è di fronte e l’unica cosa che riesce ad esternare è una sorta di ghigno.
Pochi istanti e pochi sguardi che riassumono oltre mezzo secolo di storia, amori e malumori della destra nostrana.
“Di fronte a quel ghigno – prosegue il giornalista catanese – mi sono sentito appunto un Ciccio Tumeo. E come me di Ciccio Tumeo la storia del MSI ne ha avuti tanti. Erano gli operai e i disoccupati che, in un periodo in cui le sezioni non ce le affittavano e il partito doveva comprarle, contribuivano con le 500 lire. Tre milioni di italiani lavoratori che hanno dato il loro aiuto a costruire quello che oggi è un patrimonio importante, tre milioni di operai impiegati e disoccupati perché questi e non altri erano gli elettori missini”.
Concludendo il suo discorso, Pietrangelo ricorda anche Mamma Mattei, recentemente scomparsa. Un ricordo che suscita tra il pubblico un caloroso e sentito applauso.
Nato a Terni 30 anni fa, dopo la laurea in storia contemporanea conseguita all'Università degli Studi di Firenze si dedica alla collaborazione giornalistica e alla ricerca storica, pubblicando su LiberoQuotidiano.it, GQ.com, Storia in Rete. Curioso e sempre desideroso di saperne di più, spazia dalla politica al costume, dal cinema ai motori e a tematiche di tipo scientifico.
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http://www.meridianamagazine.org/20130709/buttafuoco-fini-gli-elettori-missini-erano-operai-e-disoccupati-che-contribuivano-con-le-500-lire/